La storia dei mustaccioli napoletani

Etimologia della parola

La parola ha origine nel lontano passato e deriva dal latino “mustaceum”. Il “mustaceum” indicava una focaccia dolce fatta tra le altre cose con mosto d’uva cotto su foglie di lauro. Le prima descrizione di questo alimento la troviamo nel “De Agricoltura”, un opera di Catone, dove vengono descritti nella seguente maniera: “intridi un moggio di farina con il mosto, aggiungici anice, cumino, due libbre di grasso, una libbra di cacio e della corteccia di alloro, quando avrai impastato e dato la giusta forma, cuoci sopra foglie di lauro.”. Sono citati in seguito anche da Giovenale e Cicerone che li nomina nel suo detto “laureolam in mustaceo quaerere” ossia “ottenere la gloria a buon mercato”. La ricetta come tante altre si è andata via via evolvendo nei secoli e Il Corrado (XVIII sec.), ne indica tre diverse preparazioni mentre i ricettari ottocenteschi ne offrono numerose versioni.

La “versione napoletana”

Attualmente i mustacciuoli o, in maniera italianizzata, mustaccioli o mostaccioli, sono dolci tipici della tradizione gastronomica campana. I mustaccioli napoletani, nonostante l’omonimia con molti dolci regionali italiani a base di mosto, non somigliano a nessuno di questi. Un lontano parente del mustacciolo è il Printen tedesco. (fonte Wikipedia)

Negli ultimi anni sono nate molte varianti di mostaccioli, nelle quali la glassa al cioccolato è sostituita da una glassa di cioccolato bianco o da una glassa di zucchero e canditi. Questi dolci sono amati in particolar modo dai bambini napoletani per la loro ricetta che unisce miele e cioccolato.

Tra le varianti regionali, quelli di Benevento e dell’intero Sannio invece vengono elaborati in una variante a pasta più morbida alta a cui viene aggiunta durante l’impasto il liquore Strega. Oltre alla pasta più morbida e più alta, perché leggermente lievitata, variano anche nelle dimensioni che risultano essere leggermente più piccole.

I mustaccioli sono spesso venduti insieme a roccocò, ma anche a raffiuoli e susamielli, ed insieme agli struffoli sono i dolci caratteristici del Natale napoletano.

Il mustacciuolo in pasato era spesso offerto agli ospiti quando partivano come segno di attenzione e gratitudine. Oggi si usa prevalentemente come regalo e prelibatezza da offrire ai commensali soprattutto durante le feste natalizie.

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